Crisi d'Impresa

Finanza prededucibile nel Codice della Crisi | Guida per il creditore

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AUTORE: Davide Pachera
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La finanza prededucibile nel Codice della Crisi | Guida per il creditore

Come sfruttare la priorità di pagamento nelle procedure concorsuali

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Nel contesto delle crisi d’impresa, la prededuzione rappresenta un pilastro fondamentale del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019, CCII). Questo meccanismo garantisce a determinati crediti una priorità assoluta di pagamento, anche rispetto a crediti garantiti da privilegi, incentivando professionisti, finanziatori e fornitori a sostenere l’impresa in difficoltà. La prededuzione non è una garanzia tradizionale, ma una “qualità procedurale” che si attiva solo in un contesto concorsuale, come il concordato o la liquidazione. La sua ratio è duplice: incentivare l’impegno di chi contribuisce al risanamento e massimizzare il valore del patrimonio per il beneficio collettivo dei creditori. Questa guida esplora la disciplina della prededuzione, con un focus sulla finanza prededucibile, offrendo al creditore una panoramica chiara su opportunità, requisiti e rischi.

TL;DR

  • Prededuzione: i crediti prededucibili hanno priorità assoluta nel pagamento, superando anche i privilegi.
  • Funzione strategica: incentiva finanziamenti e servizi per il risanamento aziendale, favorendo la continuità e il recupero per i creditori.
  • Requisiti rigorosi:il credito deve sorgere in funzione di una procedura concorsuale e essere autorizzato o previsto in un piano omologato.
  • Rischi: la perdita del rango prededucibile in caso di fallimento della procedura o la revocatoria dei pagamenti.
  • Consulenza legale: indispensabile per garantire il rispetto dei requisiti e massimizzare il recupero del credito.

Indice dell’articolo

La prededuzione

La prededuzione attribuisce a determinati crediti una priorità assoluta di pagamento in tutte le procedure concorsuali previste dal CCII, come il concordato preventivo, il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore o la liquidazione controllata. Questo status deroga al principio della par condicio creditorum (art. 2741 c.c.), che prevede la parità di trattamento tra i creditori, per incentivare interventi che favoriscano il risanamento aziendale o la gestione ordinata della crisi.

La prededuzione non privilegia il creditore in sé, ma la funzione del credito, che deve essere strumentale alla conservazione del patrimonio o alla continuità aziendale. Ad esempio, un finanziatore che eroga liquidità per coprire i costi operativi di un’impresa in concordato preventivo, o un avvocato che assiste nella redazione del piano, può beneficiare di questo status. La giurisprudenza ha chiarito che l’utilità del credito deve essere valutata ex ante, al momento della sua erogazione, per garantire certezza e ridurre il rischio di contestazioni retroattive.


Categorie e requisiti dei crediti prededucibili

Il CCII individua diverse categorie di crediti prededucibili, ciascuna legata a una funzione essenziale per la gestione della crisi:

  • Spese di procedura e compensi degli organi concorsuali: includono i compensi del curatore, del liquidatore e dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC). Questi crediti sono prededucibili al 100% per la loro natura pubblicistica.
  • Compensi professionali: i compensi di avvocati e commercialisti per la redazione di piani di risanamento o domande di concordato sono prededucibili fino al 75%, a patto che la procedura sia ammessa o omologata.
  • Debiti per la continuità aziendale: includono forniture essenziali (es. energia, locazioni) , purché necessarie per la gestione in continuità.
  • Finanziamenti prededucibili: erogazioni di liquidità per sostenere la procedura o il risanamento, disciplinate dagli artt. 99, 101 e 102 CCII.

I requisiti per la prededuzione sono due: cronologico (il credito deve sorgere durante o in funzione della procedura) e funzionale (deve essere strumentale alla continuità o al beneficio della massa creditoria). 


 

La finanza prededucibile: opportunità per i finanziatori

La finanza prededucibile è uno strumento chiave per fornire liquidità a un’impresa in crisi, coprendo i costi operativi o finanziando un piano di risanamento. Il CCII distingue due tipi di finanziamenti:

  • Finanziamenti in funzione (Art. 99 CCII): erogati prima dell’omologazione di un concordato o accordo di ristrutturazione, richiedono l’autorizzazione del tribunale, che valuta la loro utilità per la continuità aziendale e il miglior soddisfacimento dei creditori. Ad esempio, un prestito per pagare fornitori essenziali durante la fase del concordato con riserva.
  • Finanziamenti in esecuzione (Art. 101 CCII): erogati dopo l’omologazione, non necessitano di autorizzazione, poiché la prededuzione deriva dal piano omologato. Sono destinati a sostenere l’attuazione del piano di risanamento.
  • Finanziamenti da soci (Art. 102 CCII): prededucibili fino all’80%, salvo che il socio acquisisca tale qualità in esecuzione del piano, nel qual caso la prededuzione è totale.

Il tribunale valuta i finanziamenti ex ante, confrontando lo scenario con e senza il finanziamento, per garantire che migliori la soddisfazione dei creditori .

 


 

Vantaggi e rischi per il creditore

Per il creditore, la prededuzione offre opportunità significative, ma comporta anche rischi che richiedono un’attenta valutazione.

Vantaggi:

  • Priorità assoluta: il credito prededucibile è soddisfatto prima di tutti gli altri, anche rispetto ai privilegi.
  • Supporto al risanamento: finanziare un’impresa in crisi può favorire il recupero di crediti pregressi, grazie alla continuità aziendale.
  • Controllo procedurale: il creditore può influenzare la gestione del piano, opponendosi a decisioni non conformi.

Rischi:

  • Perdita del rango: se la procedura fallisce (es. concordato non omologato), il credito può diventare chirografario, nei casi previsti dall’art. 101 co. 2 CCII.
  • Revocatoria: pagamenti prededucibili possono essere revocati in una successiva liquidazione giudiziale, se giudicati non funzionali (Cassazione, Sentenza n. 8901/2020).
  • Condizioni stringenti: la prededuzione può essere solo parziale (es. 75% per i professionisti) e subordinata al rispetto di requisiti formali.

 

Il Principio di Consecutio

Il principio di consecutio garantisce che un credito prededucibile in una procedura (es. concordato preventivo) mantenga il suo status in una successiva liquidazione giudiziale, se la prima non ha successo. Questo principio, codificato dal CCII e rafforzato dalla giurisprudenza, offre al creditore una “assicurazione procedurale”: il rango prededucibile è “portabile” tra procedure, purché l’utilità del credito sia stata accertata ex ante.

Esempio pratico: Un prestito prededucibile concesso durante un concordato preventivo conserva la priorità in una liquidazione giudiziale successiva, proteggendo il finanziatore.

 


 

FAQ | Crisi d’Impresa

1. Quali crediti sono prededucibili?

Compensi di organi concorsuali (100%), compensi professionali (fino al 75%), finanziamenti autorizzati e debiti per la continuità aziendale.

2. La prededuzione è automatica?

Non sempre. In alcuni casi richiede il rispetto di requisiti cronologici e funzionali, come l’autorizzazione giudiziale o l’ammissione del concordato o l’omologazione del piano.

3. I finanziamenti da soci sono sempre prededucibili?

Sì, fino all’80%, o al 100% se il socio acquisisce tale qualità in esecuzione di un piano omologato (Art. 102 CCII).


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