Crisi d'Impresa

L’esdebitazione dell’incapiente

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AUTORE: Davide Pachera
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L’esdebitazione dell’incapiente

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Il sovraindebitamento è una sfida crescente che colpisce consumatori, professionisti e piccoli imprenditori. In Italia, l’esdebitazione del sovraindebitato incapiente, disciplinata dall’art. 283 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), rappresenta una soluzione innovativa per chi è schiacciato da debiti insostenibili. Questa guida illustra i requisiti, la procedura e i vantaggi di questa misura, pensata per offrire una “seconda chance” ai debitori onesti, permettendo loro di ripartire senza il peso del passato.

TL;DR

  • Esdebitazione per incapienti: azzera i debiti di persone fisiche senza patrimonio e con redditi sotto il minimo vitale.
  • Requisiti rigorosi: il debitore deve essere una persona fisica, incapiente e meritevole, senza comportamenti fraudolenti.
  • Procedura veloce: gestita dall’OCC, con tempi di 2-6 mesi e costi ridotti grazie al Fondo statale 2025.
  • Monitoraggio post-decreto: obbligo di dichiarare sopravvenienze rilevanti per 4 anni.
  • Consulenza legale cruciale: un avvocato specializzato è fondamentale per accedere al beneficio.

Indice dell’articolo

Esdebitazione del sovraindebitato incapiente

L’esdebitazione dell’incapiente consente a persone fisiche in condizioni di assoluta impotenza economica di cancellare i propri debiti, liberandosi da un fardello insostenibile. Introdotta dalla Legge n. 3/2012 e perfezionata dal Codice della Crisi nel 2022, questa procedura si basa sul principio di garantire una nuova opportunità al debitore meritevole, senza compromettere i diritti dei creditori. Essendo un’eccezione al principio di responsabilità patrimoniale (art. 2740 c.c.), è circondata da requisiti rigorosi per assicurare equità e trasparenza.

Caratteristiche principali:

  • Destinatari: consumatori, professionisti, piccoli imprenditori (es. agricoli o start-up).
  • Obiettivo: azzerare i debiti senza liquidazione di beni, inesistenti per definizione.
  • Tutela creditori: monitoraggio quadriennale delle sopravvenienze rilevanti.

Esempio pratico: Un consumatore che ha accumulato debiti per bollette o finanziamenti, senza beni né redditi oltre il minimo vitale, può ottenere l’esdebitazione per ripartire da zero.


Requisiti per accedere all’esdebitazione

L’accesso all’esdebitazione richiede tre requisiti: soggettivo, oggettivo ed etico. Il debitore deve essere una persona non soggetta alla liquidazione giudiziale, in stato di incapienza assoluta (senza beni o redditi oltre il minimo vitale) e dimostrare meritevolezza, ossia buona fede e assenza di comportamenti fraudolenti. La verifica di questi requisiti è rigorosa per bilanciare il beneficio per il debitore con la tutela dei creditori.

  • Requisito soggettivo: riservato a persone fisiche come consumatori, professionisti o piccoli imprenditori. Escluse società di capitali e imprenditori sopra soglia (soggetti alla liquidazione giudiziale).
  • Requisito oggettivo: incapienza assoluta, ossia nessun bene liquidabile e redditi sotto la soglia del minimo vitale. La soglia si calcola con la formula: Soglia = (Assegno sociale 2025: €7.002,97 x 1,5) x Coefficiente ISEE.
  • Requisito etico: meritevolezza, dimostrata dall’assenza di dolo o colpa grave nell’indebitamento. Cause accettabili includono perdita del lavoro, malattia o crisi imprevedibili. 

 

La procedura di esdebitazione: passaggi e costi

La procedura, gestita dall’Organismo di Composizione della Crisi (OCC), è strutturata e richiede l’assistenza di un gestore della crisi (avvocato o commercialista). Si articola in: nomina del gestore, raccolta della documentazione, deposito del ricorso e decisione del tribunale. I costi, che includono il contributo unificato e il compenso dell’OCC, sono ridotti per gli incapienti e, dal 2025, coperti dal Fondo statale per l’esdebitazione, rendendo la misura più accessibile.

Fasi della procedura:

  • Nomina del gestore presso l’OCC (costo: €200-300, talvolta gratuito).
  • Raccolta documentazione: elenco debiti, redditi, spese familiari, atti degli ultimi 5 anni.
  • Deposito ricorso presso il Tribunale civile, con relazione dell’OCC.
  • Decisione del giudice: decreto entro 2-6 mesi; opposizione creditori entro 30 giorni.

 

 


 

Effetti e limiti dell’esdebitazione

Ottenuto il decreto, l’esdebitazione rende inesigibili i debiti anteriori al deposito della domanda, bloccando pignoramenti e azioni esecutive. Il debitore è soggetto a un monitoraggio quadriennale per dichiarare eventuali sopravvenienze (es. eredità, vincite). La mancata dichiarazione può portare alla revoca del beneficio, garantendo una tutela per i creditori.

Effetti principali:

  • Inesigibilità dei debiti anteriori.
  • Cessazione di pignoramenti e azioni esecutive.
  • Monitoraggio per 4 anni delle sopravvenienze rilevanti (>10% del nuovo reddito).

 


 

FAQ | Esdebitazione dell’incapiente

1. Chi può accedere all’esdebitazione dell’incapiente?

Persone fisiche (consumatori, professionisti, piccoli imprenditori) senza beni e con redditi sotto il minimo vitale.

2. La cessione del quinto preclude l’esdebitazione?

Sì, poiché implica una capacità di pagamento, incompatibile con l’incapienza assoluta.

3. Quanto tempo richiede la procedura?

Da 2 a 6 mesi, più rapida rispetto ad altre procedure concorsuali.


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L’esdebitazione è una seconda chance per debitori meritevoli.

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